Legislazione sul lavoro in Austria

L’Austria è uno dei Paesi dell’Unione Europea dove qualsiasi imprenditore nell’intraprendere un’attività deve poter beneficiare di una chiara situazione giuridica per le società in materia di diritto del lavoro che sono ampiamente tutelati grazie ad un insieme di statuti specifici.

Quindi, così come accade per molte nazioni industrializzate, anche per questo Paese non esiste solamente una legge che tuteli i diritti dei dipendenti.

Basti pensare per esempio che sono state emanate delle norme specifiche in merito agli orari di lavoro, al diritto alle ferie, alla protezione del trattamento dei dati, alla parità di trattamento.

Nello specifico, per rendere chiaro quanto detto:

  • non esiste in Austria un salario minimo stabilito, ma nel 90% dei casi i contratti di lavoro sono di tipo collettivo;
  • anche se da poco è stata introdotta la possibilità di poter estendere l’orario giornaliero a 12 ore, superato il limite massimo delle regolari 40 ore settimanali, la legge austriaca prevede un aumento del 50% in più del salario, oppure compensazione temporale anche in questo caso dunque, il pagamento degli straordinari è disciplinato dal contratto collettivo;
  • sono molto rari i casi in cui vengono effettuati degli scioperi da parte dei dipendenti;
  • non è previsto il TFR per lavoro subordinato che dal 2004 viene incluso nei costi aggiuntivi sullo stipendio lordo pari al 1,53%;
  • nel caso in cui un’impresa venga acquisita per conto di terzi, i dipendenti continueranno ugualmente a svolgere il proprio incarico.

Vediamo ora qual è il quadro giuridico di questo Paese

Come viene disciplinato il lavoro in Austria

Il clima di lavoro in Austria è caratterizzato dalla collaborazione costante tra il datore di lavoro e dipendente, da ciò ne consegue che gli arresti di produzione per via di uno sciopero sono molto rari, come accennato in precedenza e oltre a questo aspetto è molto raro che il dipendente o il datore di lavoro ricorrano al sistema legale per far valere i propri diritti.

Pertanto il numero di atti legali è davvero minimo ed è per tale ragione che il governo austriaco ha pensato bene di attuare un approccio pratico a diverse questioni, tra le quali pensare alla remunerazione dei dipendenti.

Per quanto concerne invece la legge sulla previdenza sociale, possiamo affermare come la tutela dei lavoratori sia una questione davvero importante e assolutamente da proteggere.

Infatti la finalità di questo organismo è quella di tutelare il benessere dei dipendenti durante il periodo di malattia, parto, vecchiaia, disoccupazione.

Non a caso l’Austria vanta un sistema giudiziario specifico per quel che riguarda il lavoro nonché la sicurezza sociale.

Contratti di lavoro

In merito all’aspetto lavorativo, grande aiuto viene il portale investinaustia.at, da sempre primo punto di contatto per aziende straniere o lavoratori autonomi che hanno bisogno di una consulenza e supporto in materia di lavoro e fiscalità.

Innanzitutto, bisogna sottolineare che i contratti possono essere a tempo determinato o indeterminato.

Si definisce contratto a tempo determinato quando la durata del contratto è chiaramente definita.

Una volta scaduto il contratto si potrà nuovamente rinnovare ma sarà considerato valido solamente in alcuni casi specifici.

E’ possibile stabilire un periodo di prova ma non deve durare più di un mese. Sia il datore di lavoro che il dipendente durante questa fase potranno rescindere dal contratto senza alcun preavviso.

Ovviamente, non vige l’obbligo di preavviso da entrambe le parti se tale clausola è inclusa nel contratto.

Pertanto, le società che operano a livello internazionale in Austria possono contare su un’elevata stabilità politica che si riflette anche positivamente sulla sicurezza sociale nel paese.

I dirigenti di tutto il mondo parlano in modo eccellente dell’Austria.

Secondo l’Annuario mondiale della competitività 2018 l’Austria è al nono posto a livello internazionale per le relazioni tra lavoratori e datori di lavoro.