Investigazioni
di Redazione
28/03/2016
Il 24 maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo in
materia di protezione dei dati personali.
Questo nuovo documento instituisce un salto di qualità nei rapporti tra
cittadino e mondo digitale, nei criteri delle responsabilità e
nell’implementazione di disposizioni di sicurezza a protezione dei dati
personali.
Con il regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali
(il 2016/679), approvato dal Parlamento Europeo in data 14 aprile 2016
inizia un nuovo capitolo per i diritti dei cittadini europei nei
rapporti con le imprese e le pubbliche amministrazioni.
Le nuove norme costituiscono un prezioso tentativo di snellire le regole
privacy degli appartenenti all’unione, al fine di sviluppare il mercato
digitale mediante la creazione e la promozione di nuovi servizi,
applicazioni, piattaforme e software.
Anche per i professionisti che si occupano di gestire dati personali
sensibili e quindi coloro che svolgono la professione di avvocato,
commercialista, investigatore privato Roma,
possono tirare un respiro di sollievo.
In particolare la Direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle persone
fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle
autorità competenti a fini di accertamento, indagine, prevenzione e
perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla
libera circolazione di tali dati il c.d. “pacchetto protezione dati
personali ”.
Il nuovo regolamento revoca la direttiva la Direttiva 95/46/Ce in
materia di protezione dei dati personali /privacy, creata in un periodo
storico nel quale solo una piccola parte della popolazione europea
navigava su internet, in un contesto privo di social e app. Oggi tutto
è cambiato e nell’ attuale società, sono gli stessi cittadini che
attraverso i vari social network pubblicano, più o meno
inconsapevolmente i propri dati personali.
Con le nuove disposizioni, sono riconosciuti ai cittadini:
• il diritto alla portabilità dei dati;
• il diritto all’oblio;
• il diritto di essere informato in modo trasparente, leale e dinamico
sui trattamenti effettuati sui suoi dati e di controllare;
• il diritto di essere informato sulle violazioni dei propri dati
personali.
Il testo quindi concede, un livello elevato e molteplice di tutela dei
dati personali ed è finalizzato a concedere un maggiore controllo e
consapevolezza ai cittadini sull’utilizzo dei loro dati.
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