Edilizia, il settore trainante è ancora in crisi

Economia in stallo anche a causa del settore edile

Dagli ultimi dati emersi dalle varie compagnie, gli indici relativi alla crescita economica, continuano a far registrare numeri poco positivi. Ma come mai, continua a persistere questo trend negativo? Beh, ci sono certamente diversi fattori che incidono in maniera diretta, o indiretta, e partecipano a far si che l’indice di crescita, continui a non dare segnali completamente positivi. L’analisi, se fosse estesa ad altri paesi, anche solo quelli facenti parte del vecchio continente, mostrerebbe si certo numeri altalenanti e realtà differenti. La crisi economica comunque è qualcosa di globale, ed ha investito in maniera trasversale un po tutto il pianeta. Rimanendo in casa nostra, possiamo affermare che l’economia, nel suo complesso, continua a balbettare, probabilmente anche a causa di una crisi del settore edile, che nonostante stia dando qualche segnale di lenta ripresa, continua a determinare, in maniera non positiva, tutto l’andamento della nostra economia. Quindi forse il momento migliore per acquistare un immobile, magari una casa all’asta.

Edilizia, il motore dell’economia

Come affermato nel precedente paragrafo, il ruolo che gioca il settore dell’edilizia, nell’economia, è davvero molto importante. Questo settore infatti è in grado di mettere in moto un giro d’affari davvero straordinario. Un a forza davvero unica, che nessun altro settore può vantare. L’edilizia infatti oltre agli addetti ai lavori che vi operano materialmente, apre le porte ad un indotto che non ha eguali. Basti pensare ad esempio alle industrie che producono letterizzi e derivati. E qui siamo solo all’inizio del grande business che vi ruota intorno. C’è poi da mettere sul piatto della bilancia, tutto il settore dedicato all’idraulica ed al reparto elettrico, alla domotica (settore che oggi è segnalato in grande crescita), ed altri ancora.

A questo punto siamo solo allo step relativo alla fase di costruzione di un qualsiasi edificio. Si apre poi un altra vera e propria miniera d’oro, che equivale al settore relativo all’arredamento degli interni. Qui oltre agli esperti del settore, l’economia si espande alle industrie (mobilifici), e tutto il “reparto” dedicato all’arredamento e non solo. Un’abitazione o ufficio mette in moto anche le industrie degli elettrodomestici, grandi e piccoli. Insomma un universo sconfinato.

Cosa determina la crisi dell’edilizia?

La prima risposta che possiamo dare a questa domanda, è semplice e anche intuitiva. La mancanza di risorse economiche, e quindi di denaro. Analizzando più profondamente la questione, ecercando di comprendere più dettagliatamente la questione, è importante mettere a duoco alcune questioni. Dopo anni di grande e, possiamo dire, semplice “erogazione” di denaro, sottoforma di prestiti o mutui le banche, hanno, per così dire, chiuso i cordoni della borsa. Questo ha determinato una mancanza di denaro liquido, da poter investire sull’acquisto di abitazioni o costruzioni in genere. Il mercato immobiliare ha conseguentemente segnato il passo, mandando in crisi un settore, che come abbiamo visto, abbraccia un mondo lavorativo enorme. Ma perché le banche hanno dato un giro di vite a questo tipo di movimentazione di denaro? I motivi sono molteplici, e rispondono ad una serie di congiunture economiche internazionali, che hanno messo in ginocchio le stesse banche. Il principale motivo, probabilmente però, risiede nel fatto che i grandi capiitali erogati, abbiano subito dei ritardi nella restituzione, ed in diversi casi non siano effettivamente mai rientrati. A quel punto si è creato un clima di sfiducia, che pian piano sta rientrando, che però ancora oggi determina la crisi del settore volano dell’economia.