Cambio Euro Dollaro 2019: Previsioni Taglio tasso Banca Centrale Europea

CAMBIO EURO/DOLLARO: quali sono i fattori che hanno determinato un cambiamento del trend? Quali sono le reali previsioni del cambio EURUSD? E’ stato un primo semestre 2019 molto altalenante quello che ha caratterizzato l’andamento del cambio Euro/Dollaro, che ha fatto registrare significative oscillazioni.

Cambio EURUSD 2019: quali sono le previsioni sul trend?

In un primo momento, la decisione della BCE di rinviare la decisione di incrementare i tassi di interesse aveva depotenziato l’Euro e la coppia era planata fino a sotto quota 1,12, per poi risalire e superare gli 1,14, dopo la riunione mensile della Federal Reserve.

In quel frangente, era stato osservato che stava probabilmente andando ad esaurirsi l’effetto dei fattori che, sino a quel momento, avevano sostenuto la quotazione del dollaro.

Primo su tutti lo “shock fiscale” fortemente voluto dall’amministrazione Trump e la politica monetaria praticata dalla FED che, nel corso del 2018, ha deliberato per ben quattro volte una variazione al rialzo dei tassi di interesse interni.

In altri termini, riecheggiano le previsioni di un 2019 nel segno del rialzo da parte di JP Morgan, Merryl Linch e dalla National Bank of Canada.

Pur non dimenticando le problematiche di ordine politico e sociale che affliggono la zona Euro, sull’andamento del cross ha un effetto significativo il ritorno della BCE ad una politica di aumento dei tassi di interesse.

In realtà, dopo la caduta e la ripresa dal mese di marzo 2019, la coppia delle valute è stata interessata da una costante fluttuazione e per due volte, tra aprile e gli ultimi giorni di maggio, ha registrato i punti di minimo al livello di 1,113.

Cambio EURO/DOLLARO: Rally di giugno ed interruzione

Nel mese di giugno 2019 il dollaro si è indebolito a seguito delle forti tensioni sprigionatesi sul piano internazionale nei rapporti tra Washington e Pechino.

Il cambio Euro / Dollaro ha letteralmente preso a “volare” e, partendo dal picco negativo registrato a fine maggio, ha superato in soli dieci giorni quota 1,13.

Il Rally, tuttavia, è stato di breve durata e, già durante la seconda decade di giugno, il cross è tornato a scendere fino ad assestarsi sugli 1,12.

Gli operatori finanziari temono che si possa essere trattato solo di un trend rialzista di breve durata, insufficiente a condurre il cambio sul livello degli 1,2.

Da più parti, gli osservatori ritengono che, a prescindere da qualsiasi considerazione di più ampio respiro e riferita alle note politiche fiscali e protezionistiche del Governo Trump, saranno soprattutto le decisioni che prossimamente assumerà la BCE a fare il bello e il cattivo tempo per il cambio Euro / Dollaro.

Stando ai rumors, l’organismo di vigilanza sarebbe particolarmente preoccupato per le dinamiche inflazionistiche in atto oltre che per lo scarso sentiment del mercato, e sarebbe così pronto a “tagliare” ulteriormente i tassi di interesse, laddove la zona Euro continuasse a mostrare segnali di debolezza. Ipotesi, questa, che pesa come un “macigno” sulle prospettive di rialzo attese per il 2019.