Lavoro: la crisi non accenna ad arrestarsi

Nonostante i governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, abbiano provato a rilanciare l’occupazione, la questione resta al momento una problematica seria. Tutti hanno provato ad arginare il fenomemo, adottando misure differenti. Forse questo é stato il più grande errore. Non aver dato continuità ad un’azione incisiva, in grado di rilanciare l’economia ed il lavoro. Cambiare continuamente le regole “del gioco”, crea confusione e una discontinuità tale che non giova al paese. A farne le spese sono sempre i lavoratori, ed ancor più gli aspiranti, ossia coloro che sono in cerca di occupazione. Questi ed altri fattori, hanno determinato l’ennesima stagione contrassegnata da numeri davvero poco confortanti. A rivelarcelo è proprio l’Inps, l’Istituto Nazionale che si occupa di questi ed altri importanti temi.

Record per le richieste di Cig

A causa di questa serie di problematiche irrisolte, è cresciuto anche il numero di richieste di cassa integrazione. Sono infatti aumentate nel mese di settembre di quest’anno, tanto che sono arrivate all’Inps richieste per 17.194.330. Questo é ciò che emerge e si legge sull’Osservatorio relativo alla cassa integrazione. Numeri che preoccupano, visto che si è registrato un aumento del 51,9% sullo stesso mese del 2019. Rispetto ad agosto l’aumento è incredibile, si é registrato addirittura un incremento del 168,2%. Un altro dato interessante, è quello che mette in evidenza come, nel periodo tra gennaio e settembre sono state chieste 186.618.956 ore con un aumento del 16,27% grazie a una crescita della cig straordinaria del 37,41%, mentre sono diminuite, seppur in maniera sensibile, quelle relative a quella ordinaria.

Le motivazioni che hanno portato a questi risultati

Certamente per comprendere la risultanze di determinate cifre, bisognerebbe analizzare minuziosamente diversi fattori, in grado di far scaturire un certo tipo di reazione. Cercando invece di focalizzarsi sull’aspetto meramente numerico, siamo in grado si dire che, la crescita di settembre sull’anno precedente è dovuta al boom delle richieste di cassa integrazione straordinaria. Queste hanno fatto registrare un numero molto importante pari a 11,5 milioni. Il risultato evidenzia iil fatto che quindi esse siano addirittura quasi raddoppiate, facendo segnare un preoccupante +99,16%. Quest’anno inoltre si è invertita la tendenza di calo delle richieste iniziata nell’anno 2013, ed è probabile che si superi il dato registrato nel 2018.

Calano le richieste di disoccupazione

C’é un dato comunque positivo, che l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, ha segnalato che nel mese di agosto le richieste di disoccupazione sono diminuite in maniera significativa. Per la precisione, nel mese indicato l’Istituto ha ricevuto 101.397 domande tra Naspi, Mobilità e Discoll. Ciò significa che vi è stata una diminuzione dell’11,8% rispetto allo stesso mese del 2018. Un dato abbastanza importante che ci da l’idea della portata di un dato così interessante. L’Inps quindi finalmente ha diramato un dato positivo, al contrario del solito trend di dati negativi che in genere vengono trasmessi dall’ente in questione. La questione occupazionale è uno dei crucci peggiori che attanagliano il nostro paese. Essa è figlia di una serie innumerevole di fattori, e purtroppo condiziona in maniera profonda, ed ovviamente negativa, il nostro paese e la sua economia, stagnante ed in alcuni frangenti temporali, in recesso a causa proprio della scarsezza dei livelli occupazionali.