FONDI ETF

Lo scenario geoeconomico mondiale sta attraversando un periodo particolarmente volatile dovuto ai problemi innescati dal presidente dell’ America Trump e dalla politica di molti paesi europei. Dall’ altra parte del mondo la Cina non si fa sorprendere dai dazi annunciati da Trump e promette una risposta immediata innescando così una possibile guerra commerciale. In questo clima di incertezza, l’ investitore moderato, con un profilo di basso rischio, può decidere di investire nei Fondi ETF.
Gli ETF sono fondi composti da gruppi di società che danno una sicurezza maggiore all’ investor in quanto difficilmente il loro valore si perda nel tempo. Ovviamente ci sono anche ETF rischiosi soprattutto quelli a leva finanziaria e quelli esposti al mercato azionario volatile che però verranno affrontati in futuro. Soffermandoci agli ETF equilibrati, è fondamentale scegliere e diversificare tanti tipi di fondi divisi per categoria, settore, area geografica e durata: più si diversifica e più si abbassa il livello di rischio.
Si dividono in accumulativi e distributivi; i distributivi danno una cedola mensile o trimestrale o semestrale ottenuta dai dividendi pagati dalle società che compongono il fondo; gli accumulativi invece inseriscono i dividendi nel capitale facendo alzare il prezzo di mercato dell’ ETF. Chi mira ad un rendimento costante per lungo tempo, si consigliano fondi con distribuzione di cedola mensile (purtroppo ce ne sono pochi) o trimestrale dove il prezzo di mercato si muove poco e il rendimento è sicuro. Facendo una buona diversificazione si può ottenere il 5/6 % annuale con un profilo equilibrato e un livello di rischio di perdere il capitale molto basso. La maggior parte non hanno una data di scadenza in modo da non indurre l’ investitore a ragionare anche sul piccolo e medio termine temporale.
Un ETF interessante da osservare è l’ Ishare UK dividend che distribuisce una cedola trimestrale e che arriva a dare il 7% circa l’ anno. Il costo del titolo si è abbassato nell’ ultimo periodo a causa della Brexit e potrebbe essere il momento per entrare. Di seguito il grafico di performance dell’ ultimo anno:
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