Come fare la cessione del quinto – cos’è e come si fa?

Uno degli strumenti finanziari più diffusi negli ultimi anni è la cessione del quinto. Spesso ne sentiamo parlare in televisione o leggiamo su internet o sui giornali di offerte di prestito con il quinto dello stipendio ma non tutti sanno realmente cos’è e come funziona.

Da un punto di vista normativo la prima legislazione sulla cessione del quinto in Italia risale agli anni ’50 anche se la diffusione capillare si è avuta solo dopo la crisi finanziaria del 2008.

È ricomparso periodicamente con l’acutizzarsi di momenti di crisi come soluzione estrema per famiglie, pensionati e lavoratori in genere.

La cessione del quinto è nei fatti un prestito personale non finalizzato all’acquisto, cioè viene rilasciato non per uno specifico acquisto di un bene ma sotto forma liquida e senza alcun tipo di vincolo di spesa.

Cessione del quinto quanto si può chiedere? e come si prende?

La somma erogabile non è predeterminata e stabilita ma può essere concordata mentre vincolata è la restituzione che non può superare il 20% della nostra retribuzione mensile, appunto la quinta parte dello stipendio. Il rimborso della rata viene direttamente trattenuta dall’azienda o dall’ente che eroga lo stipendio: in pratica se lo stipendio è di mille euro sarà trattenuta mensilmente una rata per un massimo di 200 euro direttamente da chi versa lo stipendio sia esso ente pubblico o privato.

Per richiedere questo tipo di prestito è necessario possedere determinati requisiti che possono variare in base al nostro tipo di occupazione o situazione pensionistica.

Per esempio un dipendente pubblico necessita di un’assunzione a tempo indeterminato, la maggiore età, la residenza sul territorio italiano e un sufficiente numero di anni di anzianità di servizio.

Per quanto riguarda i dipendenti del privato le condizioni sono pressappoco le stesse ma bisogna aggiungere che il prestito può essere erogato anche a soggetti che sono in possesso di un contratto a tempo determinato purché l’ultima rata del prestito ricada nel periodo di validità del contratto.

Bisogna considerare altresì che per l’erogazione del prestito verranno anche prese in esame determinate condizioni delle aziende datrici che dovranno essere in possesso di specifici requisiti. I pensionati possono accedere alla cessione del quinto con le stesse modalità ma il piano di rientro del debito deve necessariamente essere compreso negli 85 anni di età del contraente.

La documentazione necessaria è composta dalle ultime due buste paga, dal modello CUD dell’anno precedente e un certificato di stipendio. Questo certificato può essere rilasciato dalla propria azienda o ente e nel caso dei pensionati è sostituito dalla dichiarazione di quota di cedibilità rilasciata dall’INPS o dall’ente erogatore della pensione.

Il massimo che si può chiedere?

La somma massima che è possibile richiedere è legata al Tfr maturato nel corso del nostro percorso lavorativo: maggiore sarà il trattamento di fine rapporto maturato maggiore sarà la cifra che lo stesso potrà garantire per il prestito. Per quanto riguarda i tassi di interesse, la cessione del quinto funziona come un normale prestito ed è regolato dalle stesse condizioni. Infine è doveroso ricordare che la cessione del quinto prevede l’attivazione di una polizza rischio vita e impiego che farà da garanzia al nostro prestito nel caso di imprevisti.

Storia ed informazioni come si è arrivati alla cessione del quinto?

In passato l’ accesso al credito da parte di cittadini privati italiani era molto difficile da superare e gli ostacoli purtroppo non riguardavano solo le garanzie dimostrabili ma anche fonti di reddito sicure e abbondanti.

Talvolta lo stipendio fisso non bastava per avere un prestito o mutuo.

Oggi gli scenari sono cambiati notevolmente anche grazie a numerose forme di prestiti tra cui la cessione del quinto molto gettonato tra i clienti di banche, assicurazioni e istituti vari.

Se hai bisogno di un prestito e sei un dipendente a tempo indeterminato o un pensionato potresti richiederne uno con formula della cessione del quinto dello stipendio. Il funzionamento e’ abbastanza semplice: la rata mensile viene trattenuta direttamente dalla tua retribuzione, ad opera dell’azienda o dell’ente pensionistico e la rata non deve superare un quinto del tuo stipendio; quindi se hai uno stipendio di 1000 euro al mese, la rata mensile del tuo prestito non deve superare le 200 euro.

Tu quindi non dovrai preoccuparti di nulla, e non dovrai fornire ulteriori garanzie oltre alla busta paga o al cedolino della pensione. Il tasso d’ interesse non è solitamente esagerato ma giusto e la forza di questa formula sta nel fatto che comunque il peso della rata sulla tua retribuzione peserà poco per qualsiasi importo richiesto come prestito. La concorrenza tra i vari istituti di credito e banche per questa formula è tanta e questo fa si che il tasso d’ interesse finalmente non sia da usura ma decisamente accettabile.