PSA arriva anche in India

PSA amplia il proprio mercato

Il Gruppo PSA sbarca in India con la voglia di diventare uno dei maggiori player di un mercato potenzialmente importante. Parliamo infatti di quello cinese (il Paese è il secondo più grande al mondo con 1,4 miliardi di abitanti) tramite l’utilizzo le fabbriche che opereranno con i partner locali anche per produrre veicoli da destinare alla esportazione. Primo modello ad essere costruito localmente, a partire dall’anno 2021, sarà il suv C5 Aircross. Successivamente, seguirà una novità all’anno, per cercare di soddisfare il mercato cinese. Le autovetture saranno sviluppate assieme ai partner indiani, proprio per rispondere alle esigenze locali.

Le parole del numero uno di PSA

Lo ha annunciato oggi a Chennai il numero uno di PSA Carlos Tavares, durante una conferenza a cui hanno partecipato anche altri dirigenti di Citroen ed altre grandi aziende. L’obiettivo per il Gruppo, ha affermato Tavares, è di ”essere meno dipendenti dall’Europa e di arrivare, con il brand Citroen in India, Peugeot in Usa e Opel in Russia, ad avere il 50% delle nostre vendite overseas”. Sarebbe un grandissimo risultato questo, per tutti i marchi che nel vecchio continente europeo sono già affermati da tanti anni. Già operativo dallo scorso anno grazie ad una JV con Avtec Ltd, una società del colosso locale CK Birla, il Gruppo PSA utilizzerà per lo sviluppo dei nuovi modelli le importante risorse ingegneristiche e specializzate locali, comprese alcune aziende del Gruppo Tata.

Altri movimenti del gruppo PSA

Altri movimenti importanti, negli anni, sono stati effettuati dal Gruppo PSA. Lo stesso infatti ha acquistato da CK Birla, nel 2017, il celebre brand locale Ambassador. Questo brand è conosciuto per i caratteristici taxi locali. Ad oggi comunque, non sono state fornite indicazioni utili, su un eventuale inserimento nel portfolio della nuova offerta commerciale. Questo settore in sintesi, potrebbe consentire un ulteriore sviluppo al marchio, che potrebbe far registrare un’impennata nella crescita.

La mission del brand

”Vogliamo essere indiani in India” ha detto Tavares e a questa affermazione ha fatto eco il programma dettagliato da Linda Jackson, che ha parlato di ”modelli che verranno sviluppati con l’aiuto di esperti indiani e adattati alle esigenze locali”. Insomma si punta con forza al nuovo mercato indiano in grande espansione, conmla prerogativa di inserire cittadini indigeni all’interno dei luoghi di lavoro. Ciò servirà anche per dare maggiore impulso a questo nuovo progetto. Lo testimonia il fatto che Citroen, punta alla produzione locale del 98% delle componenti (lo stabilimento di Hosur ha una capacità di 100mila unità/anno) con il 90% di elementi dei gruppi motore-cambio costruiti in India. Tra le altre novità annunciate da PSA a Chennai vi è l’avvio di un progetto per rivoluzionare il sistema distributivo, che conterà su alcune concessionarie ‘tradizionali’. Esse verranno presentate in un tour che inizierà il prossimo primo luglio. Nell’ambito di questo, si punterà in maniera sostanziale sulle vendite online. Questo nuovo metodo di vendita, ormai di uso comune in tutto il mondo, visto il tasso di diffusione degli smartphone presso le generazioni giovani in India, potrebbe davvero rivelarsi molto interessante e vincente.