Mercati europei: finanza incerta

Il nocciolo dell’ incertezza sarà se e quando la politica fiscale e monetaria dell’Europa tornerà ad essere europea, ovvero tedesca. Se e quando, in altre parole, torneremo a sentire parlare di austerità e troika (riverniciate da ministro unico delle finanze e Esm) sul piano fiscale, di euro forte sul piano valutario e di tassi più alti, a Qe terminato, quando nel 2019 Weidmann prenderà il posto di Draghi.
Nel periodo in cui la merkel aveva allentanto l’ austerity dimostrandosi aperta anche un possibile ministero comune di economia e finanza a livello europeo sembrava che i mercati rispondessero bene.
Oltre a se stessa in versione troppo tedesca, l’Europa avrà da temere incidenti di percorso eventuali in America, in Cina o nei paesi emergenti.
L’Europa non ha mai esportato come oggi e la vitalità dei suoi mercati di sbocco è essenziale per mantenere la sua crescita ai livelli attuali.
Il problema più grande si presenterà quando finirà il programma di acquisto di Draghi. Con l’ euro così forte bloccare il qe sarebbe un disastro.