Immatricolazioni auto in calo a febbraio: le previsioni per il primo trimestre 2019

Mercato auto in frenata in Europa, perdite importanti per i comparto diesel. A febbraio 2019, infatti, il dato relativo alle immatricolazioni delle auto in tutta l’Unione Europea e nell’area Efta fa registrare un sensibile calo rispetto all’anno precedente, pari a -5,2 per cento.

Febbraio mese dal segno meno in Europa

Non sono stati incoraggianti i dati relativi alle immatricolazioni di auto in Unione Europea e nell’area Efta nel mese di febbraio 2018. Le auto immatricolate in queste zone, infatti, sono state un milione 836.963, con un sensibile flessione del 5,2 per cento rispetto allo stesso mese del 2018. A contribuire a questa performance è stato anche il computo delle giornate lavorative, con una o due giornate di calendario in meno in alcuni paesi. In realtà si tratta di un segnale da non sottovalutare, soprattutto per le auto diesel che frenano di più, perché potrebbe essere il preludio di una crescente cautela dei consumatori verso le motorizzazioni diesel.

Le ragioni della frenata delle immatricolazioni

La prima cosa da dire, però, è che nonostante la performance negativa di febbraio, il primo trimestre del 2019 si appresta a chiudere con il segno più. I primi tre mesi del 2019, infatti, vedranno un aumento delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2018 dello 0,6 per cento. La frenata di febbraio ha ragioni diverse. La più rilevante è da ricercare nel risultato fatto registrare dal mercato tedesco, il più importante in Europa per volumi. Qui, infatti, le immatricolazioni hanno fatto segnare un calo del 3,4 per cento rispetto ai risultati del 2018. Va detto che nel confronto con l’anno precedente, questo marzo presenta due giorni lavorati in meno e un importante flessione, come già evidenziato, delle vendite di auto diesel: -20 per cento.

Fa bene la Spagna

In controtendenza i risultati spagnoli. A Madrid, infatti, nonostante le due giornate lavorative in meno, i risultati in termini di immatricolazioni sono positivi. Il Paese fa registrare un +2,1 per cento a febbraio, che va a rafforzare il dato importante del primo trimestre +10 per cento. Sensibile la flessione anche sul mercato del Regno Unito che perde il 15,7 per cento sullo stesso periodo 2017.

Ecco cosa accade in Italia

In Italia nonostante l’introduzione, da parte di molte case automobilistiche, di auto taeg a tasso zero, strumento introdotto proprio per favorire il mercato quando era in grosse difficoltà,febbraio chiude con il segno meno. In Italia, infatti, si registra una flessione del 6 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Frana anche Fca che perde fino al 12 per cento.

Rallentano tutte le case automobilistiche, in borsa il comparto crolla.

La flessione è generalizzata. Guardando al comparto mondo, infatti, solo Volkswagen resta di fatto stabile nel mese e cresce di oltre 5 punti nel trimestre. Fca, perde l’8 per cento di immatricolazioni a marzo e chiude il trimestre con un -4,3 per cento e si fa superare nella classifica europea da Ford, scendendo dalla quarta alla quinta posizione. Bmw e Daimler perdono rispettivamente il 5,6 e il 2,7 per cento a marzo, male anche Toyota e Nissan mentre Hyunday e Kia crescono.