British Telecom: affare dell’ anno?

Le acque sono agitate all’ interno della multinazionale e monopolista britannica da qualche mese. Dopo una trimestrale con buoni ricavi ma utili al di sotto delle aspettative arriva una dichiarazione sorprendente: taglio di 13.000 dipendenti, il più alto nella storia di un’ azienda. Un paio di giorni fa arrivano le dimissione dell’ amministratore delegato che lascerà il suo posto dopo il mese di giugno. Considerando tutti questi fattori, è facile capire quello che un acquirente molto deciso potrebbe fare con Bt:
Aspettare che il corso azionario della società arrivi a toccare il fondo (attualmente è ai minimi, circa 2,05 sterline per azione, meno della metà rispetto al 2015).
Eliminare il maggior numero possibile di posti di lavoro (ottenendo un lieve miglioramento degli utili per azione) e come indicato prima già fatto.
Avvalersi di una manovra legale per porre tecnicamente fine all’azienda nota come “British Telecom”.
Affidare il fondo pensione al governo risparmiando un buco di 11 miliardi (essendo monopolio di stato si può fare).
In quattro e quattr’otto l’acquirente si ritroverebbe a capo di un Internet provider monopolista con costi inferiori e un apprezzabile posizione dominante sul mercato britannico.
Considerando che deutsche telekom detiene il 12% di bt group ed ha all’ interno del consiglio di amministrazione una presenza potrebbe vedersi all’ orizzonte l’ affare dell’ anno.